Il credito d’imposta Formazione 4.0 rientra nel Programma Transizione 4.0 ed ha come obbiettivo quello di accelerare la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle imprese italiane che devono sostenere investimenti tecnologici importanti per stare al passo con l’evoluzione industriale ed essere più competitive nel mercato.
L’acquisto di un macchinario innovativo e/o di un software altamente tecnologico comporta il bisogno di formare il personale addetto, così da massimizzare l’investimento sostenuto; la Formazione 4.0 vuole essere un aiuto per le imprese, offrendo la possibilità di usufruire di un credito d’imposta che permette il recupero di parte delle spese sostenute nel 2022 per la formazione tecnologicamente avanzata del proprio personale dipendente.
Beneficiari
Possono beneficiarne tutte le imprese residenti in Italia e le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. Sono escluse le imprese “in crisi” secondo la normativa comunitaria (ovvero in stato di liquidazione volontaria, fallimento, concordato preventivo o altra procedura concorsuale).
Condizione essenziale per fruire del beneficio è il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la regolarità contributiva (possesso del Durc).
La formazione
L’attività di formazione deve riguardare uno dei seguenti settori:
– informatica
– marketing e vendita
– tecniche e tecnologie di produzione
Oltre ai settori, la normativa definisce anche gli specifici ambiti in cui deve essere svolta l’attività formativa, ad esempio:
– Big data e analisi dei dati;
– Robotica avanzata e collaborativa;
– Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
– Integrazione digitale dei processi aziendali;
– Manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
– Cyber security.
Importo e utilizzo del credito
La misura del credito d’imposta varia in relazione alle dimensioni dell’impresa , dal 30% al 60% delle spese ammissibili, con un massimo di spesa di 300.000€ per le piccole imprese e di 250.000€ per quelle medie e grandi.
Rientrano nelle spese ammissibili sia il costo aziendale del personale che partecipa alla formazione, sia i costi del docente, dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione, nonchè il costo del professionista Revisore che certifica la spettanza del credito (quest’ultimo nel limite di 5.000€).
Il credito è utilizzabile in compensazione nel mod.F24 per pagare altri tributi a debito, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili.
Il Bonus Formazione inoltre, entro determinati limiti d’importo, è cumulabile con altre agevolazioni, ad esempio nel caso in cui l’azienda faccia un investimento in beni strumentali innovativi e tecnologici (Industria 4.0).
I vantaggi per l’azienda
Formazione 4.0 rappresenta un’ importante opportunità per l’azienda:
1) permette, in un’ottica di medio-lungo termine, di aumentare la competitività nel mercato, migliorando la propria produttività grazie al personale maggiormente qualificato e preparato;
2) consente di avvalersi del personale già in forza, senza necessariamente assumerne di nuovo più qualificato;
3) in un ottica di breve termine e soprattutto in questo periodo di pandemia, si possono impiegare i “tempi morti” di produzione, dovuti ad esempio al temporaneo calo di commessei, nella formazione (anche da remoto) del personale, addebitando parte del costo a carico dello Stato.
ATTENZIONE: Il presente documento ha un contenuto di carattere generale e ha lo scopo di fornire al lettore le informazioni più rilevanti degli argomenti che si vanno a trattare, pertanto non può sostituirsi ad una consulenza o parere fiscale specifico.
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