Il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali è una misura fiscale introdotta dal governo per incentivare gli investimenti delle aziende in attrezzature, macchinari e software.
Le aziende che soddisferanno i requisiti e seguiranno correttamente le procedure di acquisto, potranno recuperare una parte delle spese sostenute per l’investimento in beni strumentali, come ad esempio macchine utensili, attrezzature informatiche e attrezzature per la sicurezza sul lavoro.
Requisiti per l’accesso al credito d’imposta per i beni strumentali
Per poter beneficiare del credito d’imposta, le aziende devono soddisfare determinati requisiti, come ad esempio essere in regola con gli adempimenti fiscali e previdenziali a favore dei lavoratori, e non essere in stato di liquidazione o in fallimento.
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, purché rispettino le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Esercenti arti e professioni sono però esclusi dal credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali 4.0.
Inoltre, i beni strumentali acquistati devono essere utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa e non possono essere utilizzati per l’abitazione del titolare o dei soci.
Beni strumentali nuovi agevolabili
Tra i beni strumentali nuovi agevolabili troviamo:
- Quelli materiali e immateriali ordinari (diversi da quelli indicati nell’Allegato A e B annessi alla L. 11 dicembre 2016, n. 232);
- Quelli materiali 4.0 (di cui all’Allegato A L. 11 dicembre 2016, n. 232);
- Quelli immateriali 4.0 (di cui all’Allegato B L. 11 dicembre 2016, n. 232).
Nello specifico, nei beni strumentali 4.0 rientrano:
- Attrezzature e macchinari il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori ed azionamenti;
- Sistemi per la garanzia della qualità e della sostenibilità;
- Dispositivi per l’interazione uomo-macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza dell’ambiente di lavoro.
Mentre vengono esclusi:
- Beni con coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5% ai sensi del D.M. 31 dicembre 1988;
- Fabbricati e costruzioni;
- Mezzi di trasporto a motore di cui all’art. 164, comma 1, TUIR;
- Beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento dei rifiuti;
- Condutture, condotti, materiale rotabile, ferroviario e tramviario, aerei completi di equipaggiamento identificati all’Allegato 3 della Legge di Stabilità 2016.
Scadenze e percentuali di credito d’imposta per i beni strumentali ordinari
Per aver diritto al credito d’imposta sui beni strumentali ordinari occorre che gli oggetti d’investimento siano stati quanto meno prenotati entro il 31 dicembre 2022 mentre la consegna deve avvenire entro il 30 giugno 2023, pena il decadimento del diritto all’agevolazione.
Gli investimenti in beni strumentali ordinari danno diritto a un credito d’imposta pari al 6% con un tetto massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro per i beni materiali, che scende a 1 milione di euro per i beni immateriali.
Non sono state prorogate le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali ordinari a partire dal 1° gennaio 2023.
Scadenze e percentuali di credito d’imposta per i beni strumentali 4.0
La scadenza per l’investimento in beni strumentali 4.0 è invece stata posticipata al 31 dicembre 2025. Si potranno però accedere alle agevolazioni anche per i beni consegnati entro il 30 giugno 2026 purché prenotati con versamento di un acconto pari al 20% della spesa entro il 31 dicembre 2025.
Per i beni materiali 4.0 Allegato A (2017), l’azienda potrà usufruire di un credito d’imposta pari al:
- 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro;
- 5% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro.
Per i beni immateriali 4.0 Allegato B (2017-2018), è invece possibile usufruire di un credito d’imposta pari al:
- 20% per investimenti sino a 1 milione di euro se effettuati dal 01 giugno 2023 al 31 dicembre 2023 o 30 giugno 2024 se ordinati con versamento di un acconto almeno pari al 20% entro il 2023;
- 15% per investimenti sino a 1 milione di euro effettuati dal 01 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 o 30 giugno 2025 se ordinati con versamento di un acconto almeno pari al 20% entro il 2024);
- 10% per investimenti sino a 1 milione di euro effettuati dal 01 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 o 30 giugno 2026 se ordinati con versamento di un acconto almeno pari al 20% entro il 2025.
Utilizzo del credito d’imposta e documentazione necessaria per fruire dell’agevolazione
Il credito d’imposta 4.0 sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo.
Per poter usufruire del credito d’imposta per i beni strumentali occorrerà disporre dei seguenti documenti:
- riferimento normativo dell’agevolazione nella fattura di acquisto e in tutti i documenti relativi all’investimento;
- perizia tecnica asseverata per investimenti in beni 4.0 per importi superiori a 300 mila euro rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o, in alternativa, attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato;
- dichiarazione resa dal legale rappresentante dell’azienda attestante che il bene agevolato possieda le caratteristiche tecniche richieste dagli Allegati A e B annessi alla L n. 232/2016, e che tale bene risulti interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura per investimenti di importo inferiore a 300 mila euro;
- verifica di regolarità dei versamenti contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori al momento dell’utilizzo del credito.
Il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, in particolare quelli legati all’Industria 4.0, rappresenta un’importante opportunità per le aziende che vogliono investire in tecnologie avanzate e rimanere competitive sul mercato. Per questo motivo è fondamentale che le imprese conoscano i requisiti e le modalità per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste e valutare se l’investimento in beni strumentali 4.0 sia davvero conveniente per loro.
ATTENZIONE: Il presente documento ha un contenuto di carattere generale e ha lo scopo di fornire al lettore le informazioni più rilevanti degli argomenti che si vanno a trattare, pertanto non può sostituirsi ad una consulenza o parere fiscale specifico.